domenica 18 ottobre 2020

Con viale Angeli pedonale traffico sulla Est-Ovest e meno in centro Cuneo i dati sui passaggi nelle strade della città - LA STAMPA CUNEO 17-10-2020

 LA STAMPA CUNEO 17-10-2020
Con viale Angeli pedonale traffico sulla Est-Ovest e meno in centro Cuneo
i dati sui passaggi nelle strade della città
L’assessore Dalmasso: migliorata la qualità dell’aria Situazione critica in via Bersezio davanti alle scuole
Con viale Angeli pedonale il traffico si è spostato sulla Est-Ovest, evitando l’Altipiano. Nei dati rilevati dal
Comune ha pesato la pandemia, con massiccio ricorso al telelavoro. La decisione di mantenere chiusi al
traffico quasi 3 km del viale non era scontata ed è stata al centro di un ampio dibattito nella maggioranza
del sindaco Federico Borgna. I dati sui flussi rilevati dal Comune hanno riguardato alcune vie (manca corso
De Gasperi). Su via Boggio l’apertura delle scuole ha portato a una media di 2.537 auto al giorno (prima
2.462), su corso Nizza angolo corso Santarosa si è passati da oltre 14 mila passaggi alcuni anni fa a 12.900
ad agosto e 12.350 con le scuole aperte. In viale Angeli davanti al «Bonelli» transitavano nel 2013 una
media di 17.450 auto, diventate 14.600 ad aprile 2019 e ora, a scuole aperte, 11.700.
L’assessore all’Ambiente Davide Dalmasso: «Il dato del viale è quello che più sorprende: parte del traffico
evita l’Altipiano e passa sulla Est-Ovest». La situazione più critica in via Bersezio: a giugno 5.800 passaggi, a
settembre 7.280, concentrati in tre momenti, prima delle 8, intorno alle 13 e tra le 17,50 e le 18,30.
Dalmasso aggiunge: «Al mattino sono al 75% in ingresso, verso corso Brunet, nelle altre due fasce orarie
sono più equilibrati. La decisione di aprire il viale dalle 7,30 alle 9 serve ad alleggerire via Bersezio.
Monitoreremo anche i passaggi delle auto su viale Angeli e corso De Gasperi».
L’area pedonale è stata usata da gente in monopattino, bici, così come da corridori e pedoni: 4 mila
persone in media al giorno, contro le quasi 7 mila dell’estate. Il numero più basso? Venerdì 2 ottobre,
giorno dell’alluvione: 489 passaggi. Ancora Dalmasso: «Siamo consapevoli che la pedonalizzazione ha
creato alcuni disagi, ma i vantaggi complessivi sono superiori: aria migliore e la possibilità di preservare un
luogo storico e amato della città. Ora i cuneesi per tante ragioni si muovono in modo diverso. La pandemia
ha fatto anche crescere la sensibilità verso la mobilità dolce e non inquinante».
Sul viale saranno investiti 1,7 milioni di fondi Ue dell’Agenda urbana. Entro fine anno saranno pronti i bandi
per il rifacimento di marciapiedi e asfalti, la rettifica della curva davanti al santuario e la pavimentazione
davanti alla Primaria Revelli, con lavori in primavera
Poi saranno abbattute altre piante e messi a dimora 300 alberi. Previsti anche (spesa complessiva di 200
mila euro) panchine, tavoli, cestini, portabici, oltre a pannelli con gli itinerari.
LORENZO BORATTO

venerdì 9 ottobre 2020

Viale Angeli rimane pedonale, aperto al transito solo dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 7:30-9:00 Uff. stampa comune di Cuneo

 

Viale Angeli rimane pedonale, aperto al transito solo dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 7.30-9

 

A partire da lunedì 12 ottobre, e per tutto il periodo scolastico, Viale Angeli (nel tratto tra l’incrocio con Corso Brunet e il Santuario) sarà aperto al transito veicolare dalle 7.30 alle 9, dal lunedì al venerdì.

Siamo convinti della scelta di rendere il Viale pedonale e la risposta positiva dei cuneesi continua a confermare la bontà di questa decisione - spiegano il Sindaco Federico Borgna e l’Assessore all’Ambiente Davide Dalmasso-. I monitoraggi effettuati dagli uffici tecnici comunali hanno infatti registrato sulla direttrice del Viale, anche nel mese di settembre, oltre 5000 passaggi giornalieri tra pedoni e ciclisti. Allo stesso tempo, i rilievi hanno permesso di verificare l’impatto che questa chiusura ha comportato sulle altre strade, soprattutto su Via Bersezio, che certamente rispetto alle altre vie alternative è quella che è stata più penalizzata dal punto di vista della viabilità, con aumenti considerevoli di traffico in alcuni momenti della giornata, in particolare tra le 7.30 e le 8.30. Quindi, anche in prospettiva dell’apertura nelle prossime settimane del cantiere sull’Asse Rettore di Corso Francia, della presenza di altri cantieri in città che però progressivamente andranno a chiudersi con conseguente riduzione dei disagi e del fatto che nei mesi invernali partirà il progetto per l’intera riqualificazione del Viale, abbiamo deciso di riaprire la circolazione in questa finestra oraria mattutina per permettere così di scaricare il traffico in quello che è stato individuato come l’orario più critico per l’accesso in città”.

Per tutto il resto della giornata e per l’intero fine settimana, il Viale continuerà quindi ad essere pedonale. I monitoraggi e i rilievi sulle altre direttrici proseguiranno anche nei prossimi mesi.

 

martedì 6 ottobre 2020

Lettera di Pro Natura Piemonte al Presidente e all'Assessore ai trasporti della regione Piemonte sull'importanza della linea Ferroviaria Cuneo - Nizza

Pro Natura Piemonte

5 ottobre 2020                                                                 Dott. Alberto Cirio
                                                                Presidente della Giunta della Regione Piemonte
                                                            gabinetttopresidenza-giunta@cert.regione.piemonte.it
                                                                                        Dott. Marco Gabusi
                                                                Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte
                                                                 assessorato.gabusi@cert.regione.piemonte.it
                                                                                        e per conoscenza
                                                                                    Organi d’informazione
 

Oggetto: Ferrovia Cuneo-Limone-Nizza.
Da anni Pro Natura Piemonte sostiene la validità essenziale della Ferrovia Cuneo-Limone-
Nizza per il mantenimento dei rapporti e degli scambi turistici e commerciali fra il cuneese
e la Francia meridionale.
Abbiamo sempre evidenziato e ripetutamente chiesto il miglioramento del servizio, carente
soprattutto per il palese disinteresse delle ferrovie francesi, evidenziando il grande valore di
una ferrovia ardita nella costruzione e molto panoramica in gran parte dei tuoi tratti.
Oggi alla luce dei gravissimi danni creati dagli eventi atmosferici alla rete viabile della
valle di Limone, del traforo del Tenda e della valle Roja la Ferrovia fra Cuneo e Nizza
assume un valore fondamentale per rompere l’isolamento di numerosi centri abitati e
mantenere validi collegamenti fra Italia e Francia, con importanti ricadute economiche su
tutta la provincia di Cuneo in particolare e sul torinese di conseguenza.
Pertanto Pro Natura Piemonte chiede al presidente della Giunta regionale del Piemonte e
all’Assessore ai trasporti una urgente azione nei confronti del Governo nazionale, perchè
attui in tempi brevissimi opportuni accordi con il Governo francese al fine di garantire un
valido e moderno funzionamento della ferrovia Cuneo-Limone-Nizza, con il ripristino del
numero di corse da qualche tempo soppresso e con la messa in funzione nel versante
francese delle tecnologie esistenti indispensabili per garantire una maggiore velocità della
tratta.
Si ringrazia per l’attenzione e si porgono distinti saluti
                                                                                                        Il segretario
                                                                                                    (Emilio Delmastro)

venerdì 2 ottobre 2020

FIAB e Legambiente: “No alla soppressione definitiva delle linee ferroviarie piemontesi minori e alla loro sostituzione con piste ciclabili”

 Torino, 2 ottobre 2020 Comunicato stampa
FIAB e Legambiente: “No alla soppressione definitiva delle linee ferroviarie piemontesi minori e alla loro sostituzione con piste ciclabili”
“La bicicletta non può sostituire il trasporto ferroviario. È e deve rimanere un elemento cardine in un quadro di mobilità sostenibile, ma in un’ottica di intermodalità, non certo di contrapposizione. La scelta della Regione avrà impatti importanti dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico e della sicurezza sulle strade”.
È dei giorni scorsi la notizia che alcune amministrazioni comunali interessate da tratti di ferrovie sospese in Piemonte, ne chiedono la “trasformazione” in piste ciclabili con l’approvazione di delibere ad hoc. Contattate dai nostri uffici tali amministrazioni ci raccontano di come la Regione Piemonte, dopo averlo fatto pubblicamente per bocca dell’assessore Gabusi, ha confermato la volontà di non riaprire le tratte sospese nel 2012 dall’allora presidente Cota, finanziando “al più” uno studio di fattibilità per la trasformazione delle stesse in piste ciclabili.
Rimaniamo sconcertati di fronte alla miopia e all’insistenza in scelte sbagliate e penalizzanti da parte dell’Amministrazione Regionale. FIAB e Legambiente sono assolutamente favorevoli alle piste ciclabili, ma ritengono che queste debbano inserirsi in una strategia integrata dei trasporti pubblici in grado di fronteggiare la crisi climatica e le condizioni inaccettabili di inquinamento dell’aria e di traffico sulle strade. In questa strategia il treno ha un posto importante e non sostituibile. Le piste a lunga percorrenza hanno un ruolo turistico, importante nella valorizzazione del territorio, ma non possono incidere sulla quotidianità dei trasporti pendolari.
Nell'affrontare la questione dell'utilizzo delle ferrovie attualmente chiuse al traffico occorre sempre partire da un inquadramento perlomeno regionale del tema, coerente con il Piano Regionale dei Trasporti vigente (approvato nel 2018) e con il PRMoP e il Piano Regionale della Mobilità Ciclabile in fase di avvio, che individui priorità, strategie, risorse, opportunità, modalità di condivisione con i territori. FIAB e Legambiente ritengono imprescindibile il valore delle linee ferroviarie a cui le reti ciclabili devono necessariamente appoggiarsi. Biciclette e ferrovie sono vincenti assieme, non se poste in concorrenza: si deve andare verso un sistema intermodale che permetta l’utilizzo congiunto e coordinato di più mezzi di trasporto e l’accoppiata TPL+bici è un fattore positivo per la mobilità urbana. In tal senso ricordiamo che sul treno si possono caricare le biciclette e le carrozzine per disabili con facilità, al contrario di quanto accade per gli autobus che lo sostituiscono.
“E’ chiaro a tutti che le piste ciclabili al posto delle ferrovie sospese non possono essere
un’alternativa nelle tratte casa-lavoro o casa-scuola – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – ed è scorretto indirizzare de facto gli spostamenti verso la mobilità privata. La scelta fatta dalla Regione Piemonte ha ed avrà un impatto decisamente forte dal punto di vista delle emissioni inquinanti e climalteranti, senza contare il forte contributo alla congestione della circolazione ed al conseguente aumento di rischio di incidenti stradali”.
“La soppressione delle linee ferroviarie, a giudicare dalle dichiarazione della Regione Piemonte, ha ragioni prettamente economiche. – ribadisce Giorgio Ceccarelli coordinatore Fiab Nord Ovest – È evidente come sia necessario un piano di gestione virtuoso, ma quando il sistema funziona ed è accessibile, i cittadini ne fanno uso. È sufficiente pensare come nel 2010 (anno della sospensione del servizio) 2000 persone ogni giorno utilizzassero la tratta Asti-Alba. Spostare definitivamente su gomma il TPL è una scelta sbagliata e penalizzante. La bicicletta è e rimane un elemento chiave nella ricetta di una mobilità sostenibile, ma non può sostituire il trasporto ferroviario”.
Occorre tener presente la distinzione fra “ferrovia dismessa” (in cui sono in genere stati rimossi i binari e gli impianti tecnologici) e “ferrovia sospesa” (la cui riattivazione è ancora possibile con interventi di ripristino e manutenzione). FIAB e Legambiente sono in genere favorevoli all'utilizzo come percorso ciclabile delle ferrovie dismesse ma assolutamente contrarie alla trasformazione delle ferrovie sospese, di cui auspicano invece la riattivazione.
Sottolineiamo infine come i percorsi Asti - Alba e Nizza – Alba, oggetto delle promesse regionali, siano stati già oggetto di studio di fattibilità per la realizzazione di percorsi ciclabili su strade minori esistenti e già percorribili, denominato “Terre Unesco”, finanziato da Regione Piemonte con il Piano di Attuazione 2015 della L.R. 4/2000.
FIAB e Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta chiedono congiuntamente e a gran voce il ripristino delle linee ferroviarie sospese.
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Ufficio stampa Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta: 011.2215851 – 339.2272687
www.legambientepiemonte.it – www.facebook.com/legambientepiemontevalledaosta

lunedì 7 settembre 2020

“Io ritorno a scuola… a piedi o in bici” Uff. stampa Comune di Cuneo

“Io ritorno a scuola… a piedi o in bici”

Con i nuovi percorsi realizzati arriva a 20 km la rete di piste ciclabili cittadine

 

In vista di una ripartenza che sia davvero più sostenibile rispetto al passato, anche il ritorno a scuola e la ripresa delle attività ordinarie può essere sfruttato come occasione per imparare nuove buone abitudini, buone per sé e buone per l’ambiente. Utilizzare la bicicletta, o in alternativa andare a piedi, per recarsi a scuola o al lavoro è certamente una di queste. Ad ancora maggior ragione in un periodo in cui il distanziamento è la parola d’ordine.

In questi mesi il Comune di Cuneo ha lavorato alla realizzazione di nuove piste ciclabili per implementare la rete cittadina, permettendo di spostarsi in totale sicurezza, anche con i propri bambini, lasciando a casa l’auto. Proprio in vista della riapertura delle scuole il Comune invita tutti a spostarsi in maniera sostenibile, all’insegna della campagna “Io ritorno a scuola… a piedi o in bici”, nell’ambito del #Cuneopedalaecammina, e con una serie di interventi concreti volti a rendere sempre più facile e fruibile la mobilità ciclabile e pedonale.

 

Lunedì 14 settembre verrà inaugurata la ciclabile che collega le due piste, già esistenti, di via Bodina e corso Carlo Brunet, permettendo di raggiungere il centro di città dai quartieri di San Paolo e Cuneo Nuova. Nel complesso saranno 1,2 km di nuova pista, tutta protetta e in sede propria, ultimo tassello che va a completare il collegamento che attraversa tutta la città dal pizzo a monte, in totale sicurezza.

Con questo nuovo intervento arriva a 20 km la rete di piste ciclabili cittadine, rendendo Cuneo sempre più facilmente fruibile senz’auto e ancor di più “Città amica delle biciclette”, come recitano i cartelli stradali installati ad inizio anno, che richiamano automobilisti e cittadini a una maggior attenzione verso l’utenza debole della strada.

Nello specifico, sul fronte scuola, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di sensibilizzare il maggior numero di studenti, e i loro genitori, a scegliere la mobilità sostenibile, raggiungendo gli istituiti scolastici a piedi o in bici attraverso i percorsi già presenti e quelli che si stanno realizzando in questi mesi.

 

«In questo modo, affrontiamo due temi prioritari, la mobilità dolce e la ripartenza della scuole – spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Cuneo, Davide Dalmasso -. Sul primo fronte, i lavori di potenziamento della rete ciclabile cittadina si inseriscono tra le azioni messe in atto per incentivare l’uso di mezzi alternativi all’auto privata. Questi comportamenti virtuosi, oltre ad essere delle buone pratiche da porre in atto nella propria vita quotidiana, è importante che, in questa fase di emergenza sanitaria, siano consolidati per garantire la tutela della salute dei cittadini. Per questo abbiamo lavorato per arrivare preparati alla riapertura delle scuole, anche per ciò che riguarda la mobilità. I ragazzi e le loro famiglie devono sapere che le strade cittadine sono sicure, che possono raggiungere la propria scuola a piedi o in bici, laddove le distanze lo consentano, e che possono farlo in tutta sicurezza».

 

Pista ciclabile Via C. Boggio-Cuneo Sud

 

La nuova ciclabile Cuneo Sud-Via C. Boggio era stata richiesta dal Forum Mobilità e da Cuneo per i Beni Comuni 5 anni fa. 

Vedi:

Dal Verbale del 11/11/2015

"Si definisce infine di redigere una serie di proposte per segnalare ancora una volta l’importanza di agevolare l’accesso al centro storico con i mezzi alternativi alle auto, mediante la costruzione di piste ciclabili: tra le più importanti il raccordo con il quartiere San Paolo, lungo Via Bodina, Via Dante Livio Bianco, Via Carlo Boggio, quelle dei Viali ciliari al centro storico, tutte riportate nel piano della “bicipolitana” a suo tempo presentato; la mancanza di nuovi stalli delle biciclette di più facile utilizzo (da installare in particolare nei pressi degli incroci in modo da evitare il parcheggio selvaggio e migliorare la visibilità alle auto in transito), il rifacimento della pista ciclabile in corso Nizza portandola a piano strada riducendo parcheggi e corsie, l’eliminazione dei parcheggi sulle testate di Corso Dante per introdurre le fermate del bus (proposto da Venturino),  la cartellonistica e la propaganda per dissuadere l’utilizzo dell’auto per entrare in città."

http://cuneoformobilita.blogspot.com/2015/12/interpellanza-risposta-orale-su.html 

 

LA GUIDA WEB 4-9-2020

La pista ciclabile sul marciapiede in via Carlo Boggio

Sono in corso i lavori per la realizzazione del nuovo tratto ciclabile nel quartiere di Cuneo Sud nel tratto tra via Boggio e via Bodina. La nuova pista occupa però gran parte del marciapiede lasciando uno spazio ridotto ai pedoni

Sono in corso in questi giorni i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclabile in via Carlo Boggio. La realizzazione del tratto riservato alle biciclette su gran parte del marciapiede e lo spazio decisamente ridotto lasciato al passaggio pedonale sul lato in cui è presenta la ciclabile ha però sollevato più di una perplessità e proteste da parte dei residenti in via Carlo Boggio. La pista ciclabile rientra nel piano di “Azioni per la mobilità post-Covid” approvato dalla giunta comunale a inizio luglio nell’ambito del quale è prevista la realizzazione del collegamento alla rete ciclabile cittadina del quartiere Cuneo Sud attraverso un nuovo tratto di pista ciclabile, tracciata per il momento in via provvisoria, che transita in via Dante Livio Bianco, corso Vittorio Emanuele e via Carlo Boggio. L’intervento ha un costo complessivo di circa 120.000 euro, di cui 33.000 euro sono destinati alla sistemazione dell’isolato tra via Piave e corso Brunet e 22.800 euro alla nuova segnaletica orizzontale e verticale.

Enrico Giaccone

Contrarietà al mancato ripristino delle corse ferroviarie lungo le tratte Cavallermaggiore Bra e Saluzzo Savigliano e alle riduzioni lungo le tratte Torino Cuneo e Fossano Limone ed istituzione di un coordinamento unitario provinciale per il sostegno al trasporto pubblico locale ed alle ferrovie regionali del cuneese.

 

Al Presidente del Consiglio Comunale di CUNEO                                                   Cuneo 5-9-2020

Dott. Alessandro Spedale

 

I sottoscritti consiglieri comunali Ugo STURLESE, Aniello FIERRO e Luciana TOSELLI del Gruppo Cuneo per i Beni Comuni, presentano per la discussione nel CC del 22-23 Settembre 2029 il seguente OdG con Oggetto: Contrarietà al mancato ripristino delle corse ferroviarie lungo le tratte Cavallermaggiore Bra e Saluzzo Savigliano e alle riduzioni lungo le tratte Torino Cuneo e Fossano Limone ed istituzione di un coordinamento unitario provinciale per il sostegno al trasporto pubblico locale ed alle ferrovie regionali del cuneese.

Il Consiglio Comunale di Cuneo,

PREMESSO CHE

In base all’articolo 7 comma 4 dello Statuto, “il Comune partecipa alle scelte per la localizzazione delle grandi infrastrutture e servizi e per il tracciato delle arterie di comunicazione nazionali ed internazionali che interessano anche indirettamente il territorio comunale.”

In base all’articolo 14 , invece, “Il comune promuove e partecipa alla realizzazione di accordi con gli enti locali della provincia caratterizzati da omogenee vocazioni economiche e sociali e da comuni tradizioni storiche e culturali, integrando la loro azione attraverso il confronto ed il coordinamento dei rispettivi programmi, per un armonico sviluppo e una concreta cooperazione e pianificazione urbanistica e territoriale.”

CONSIDERATO CHE

Durante il periodo di chiusura della maggioranza della attività produttive, altrimenti noto come lockdown, intercorso tra i mesi di Marzo e Maggio, la Regione Piemonte aveva ridotto buona parte delle corse di trasporto pubblico sia su gomma che su ferro, in considerazione del fatto che la gran parte della forza lavorativa e degli studenti era costretta a restare al proprio domicilio.

Se in quel preciso periodo era una scelta comprensibile  per il fatto che i convogli avrebbero viaggiato praticamente vuoti, oggi, con la prossima riapertura delle scuole e con la ripresa, consolidata, della maggioranza delle attività produttive, appare poco comprensibile la scelta della Regione di confermare la sospensione delle corse su tratte che invece sono decisive per la rete regionale ferroviaria cuneese, come la Cavallermaggiore-Bra (snodo cuneese per la Langhe) o la Saluzzo Savigliano,  e la riduzione delle corse sulla linea Fossano Limone, con l’ultima corsa per la celebre località alpina in partenza da Fossano alle 15.25, inaccettabile per il turismo nella vallata.

Inoltre, non va trascurato il taglio della corsa, lungo la linea Torino Cuneo, delle 23.25, che in diversi casi ha consentito ai cittadini cuneesi di poter rientrare al domicilio evitando il pernottamento nel capoluogo piemontese, e della prima corsa del mattino in partenza dal capoluogo provinciale.

Queste misure, unite al progetto di copertura dei binari per realizzare una Pista ciclabile sulla linea Cuneo-Mondovì, caldeggiato dalla stessa Regione, ci riportano al clima del 2013, quando la Giunta di Centro-destra presieduta da Roberto Cota decise il taglio di circa 535 Km di ferrovie locali sull’intero territorio regionale nonché la riduzione delle corse da otto a due sulla Cuneo-Ventimiglia in spregio a qualunque valutazione di tutela ambientale e alla conseguente necessità di ridurre il traffico su gomma a vantaggio di quello su ferro.

VISTO CHE

La Regione, in base all’articolo 1 della LR 1\2000, deve, tra i suoi obiettivi in fatto di trasporti pubblici locali:

“ a)  promuovere un equilibrato sviluppo economico e sociale del territorio regionale, elevandone l'accessibilità, in particolare nelle aree montane e collinari, e garantendo un'equa ripartizione dei benefici e dei costi diretti ed indiretti; b) raggiungere una maggiore qualità ambientale, riducendo i consumi energetici, le emissioni inquinanti ed il rumore derivanti dalle attività di trasporto sul territorio, tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione;”

Sempre secondo la medesima legge (Art.3),

“I servizi minimi devono assicurare in particolare, compatibilmente con le disponibilità del bilancio regionale: a) l'integrazione fra le reti di trasporto alle diverse scale territoriali e fra i differenti modi di trasporto; b) il pendolarismo scolastico e lavorativo; c) la fruibilità da parte degli utenti dei servizi amministrativi, socio-sanitari e culturali; d) le esigenze di ridurre la congestione del traffico e l'inquinamento acustico ed atmosferico; e) la necessità di trasporto delle persone con disabilità.”

 

Come si evince da questi estratti legislativi, la Regione ha il dovere di assicurare un adeguato servizio ai cittadini riguardo al trasporto pubblico locale e non può operare sospensioni a lungo termine su snodi cruciali, a partire da quello di Cavallermaggiore, o su tratte ad alta fruizione di studenti come la linea Fossano Limone, senza una adeguata concertazione con i Comuni e senza aver ascoltato i comitati di pendolari e studenti.

 

VISTO CHE

La sospensione delle corse e la riduzione di alcune di esse su tali linee ha ripercussioni evidenti non solo sui comuni strettamente interessati come Cavallermaggiore, Bra, Saluzzo e Savigliano ma anche su Cuneo e la sua conurbazione, essendo lo snodo di Cavallermaggiore la porta di ingresso per il territorio dell’albese e delle Langhe e considerando che la linea stessa è molto usata dagli studenti anche come collegamento con la linea Cuneo Torino per andare negli istituti superiori della provincia.

Di conseguenza, la realtà cuneese non può accettare passivamente la sospensione di tali linee e la riduzione delle corse ed ha il dovere di fare sistema con gli altri comuni coinvolti, alcuni dei quali hanno già espresso la loro netta contrarietà a queste sospensioni e riduzioni del servizio regionale.

Il CONSIGLIO COMUNALE impegna la GIUNTA COMUNALE ed il SINDACO a:

1.      Esprimere pubblicamente la netta contrarietà alla sospensione e riduzione delle corse ferroviarie sulle linee Cavallermaggiore Bra e Saluzzo Savigliano ed ai tagli sulle linee Torino Cuneo e Fossano Limone, in considerazione che sono servizi di pubblica utilità per cittadini e studenti e per l’importanza strategica dello snodo ferroviario di Cavallermaggiore, porta delle Langhe per chi viene da Cuneo tramite ferrovia.

2.      Costituire, assieme ai comuni della provincia colpiti dalle sospensioni delle corse ferroviarie e con l’ascolto delle istanze dei pendolari e degli studenti delle tratte interessate dalle riduzioni, un coordinamento unitario che possa portare le necessità territoriali presso la Regione Piemonte, al fine di ottenere il ripristino delle corse sospese, e, ove possibile, di incrementare il servizio ferroviario sulle linee sovracitate al punto 1 del presente ordine del giorno.

3.      Trasmettere il seguente ordine del giorno a tutti i comuni della provincia di Cuneo pesantemente danneggiati dalle riduzioni e dalle sospensioni delle corse sulle tratte ferroviarie citate in questo ordine del giorno, all’assessorato regionale ai Trasporti, al presidente della giunta regionale, al Presidente ed ai Vicepresidenti della Commissione Consiliare Regionale Trasporti (Seconda Commissione Consiliare), a tutti i parlamentari cuneesi e a tutti i consiglieri regionali del Piemonte eletti nel listino provinciale di Cuneo, al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

venerdì 4 settembre 2020

TARGATOCN 3-9-2020 Cuneo, il viale degli Angeli rimarrà pedonale fino all'11 ottobre

 https://www.targatocn.it/2020/09/03/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/cuneo-il-viale-degli-angeli-rimarra-pedonale-fino-all11-ottobre.html 

TARGATOCN 3-9-2020

Cuneo, il viale degli Angeli rimarrà pedonale fino all'11 ottobre

La Giunta ha deciso questa mattina: si punta a monitorare la situazione nel primo periodo di apertura delle scuole

Il viale degli Angeli di Cuneo rimarrà totalmente pedonale fino a domenica 11 ottobre.

La decisione è stata raggiunta nella mattinata di oggi (giovedì 3 agosto) dalla Giunta comunale, secondo l'assessore competente Davide Dalmasso a seguito della necessità di effettuare il monitoraggio nel primo periodo di attività delle scuole, in modo da avere i dati più oggettivi possibili.

Il viale era stato pedonalizzato nel primo periodo dell'emergenza Covid e l'ultima proroga sarebbe scaduta questa domenica, 6 settembre. Una decisione che - questo i diversi assessori non l'hanno mai nascosto, nel corso delle commissioni consiliari e dei consigli comunali - ha incontrato l'approvazione dell'intera Giunta, e che guarda a una Cuneo più "green".

SIMONE GIRAUDI

giovedì 3 settembre 2020

Comunicato sulla trasformazione della LInea ferroviaria Cuneo-Momdovì a pista ciclabile e SULL'ATTACCO ALLA RETE FERROVIATIA PROVINCIALE

 
In relazione al dibattito sull’utilizzo della  Linea ferroviaria Cuneo-Mondovì come pista ciclabile, che ha visto fra gli altri  l’intervento del Sindaco di Beinette il quale sostiene che “fare dell’ex-Linea Ferroviaria una bandiera la destinerà all’oblio”, devo confessare che il sottoscritto è il Consigliere che nell’ultimo Consiglio Comunale di Luglio a Cuneo ha affermato la necessità di assumere il ripristino della linea (che è solo sospesa nel suo utilizzo e non soppressa ed anzi fu oggetto di costosi interventi di ripristino dopo l’alluvione di pochi anni fa) come” bandiera” di una necessaria battaglia per impedire che un pervicace disegno di soppressione di parti importanti della rete ferroviaria piemontese possa giungere a compimento. Posso dire che i fatti che hanno seguito tale discussione purtroppo sembrano darmi pienamente ragione, essendosi poco dopo palesata la decisione della Regione Piemonte di portare avanti analoghi interventi su altre Linee del cuneese e di ridurre la qualità del servizio ferroviario della intera rete provinciale, proponendo fra l’altro lo zuccherino di “improponibili” piste ciclabili a copertura dei binari di tratte ferroviarie, che, come emerso successivamente con chiarezza, si intendono in realtà sopprimere perchè gravate da costi di esercizio eccessivi rispetto al trasporto su gomma, costi che che non tengono conto della possibile maggiore fruibilità del servizio qualora adeguatamente promozionato e programmato (con forme di integrazione treno + bici o bus a seconda delle distanze) e soprattutto della riduzione della componente indiretta dei costi in termini di inquinamento ambientale e di emissioni climalteranti , che il trasporto su gomma comporta.
 

L’ingegnosa trovata comincia durante il periodo di chiusura della maggioranza della attività produttive, altrimenti noto come lockdown, intercorso tra i mesi di Marzo e Maggio, quando la Regione Piemonte aveva ridotto buona parte delle corse di trasporto pubblico sia su gomma che su ferro, in considerazione del fatto che la gran parte della forza lavorativa e degli studenti era costretta a restare al proprio domicilio. In quel periodo pareva una scelta comprensibile  per il fatto che i convogli avrebbero viaggiato praticamente vuoti. Al contrario oggi, con la futura riapertura delle scuole e con la ripresa consolidata (si spera) della maggioranza delle attività produttive, appare poco comprensibile la scelta della Regione di confermare la sospensione delle corse su tratte che invece sono decisive per la rete regionale ferroviaria cuneese, come la Cavallermaggiore Bra (snodo cuneese per la Langhe) o la Saluzzo Savigliano,  così come la riduzione delle corse sulla linea Fossano Limone, con l’ultima corsa per la celebre località alpina in partenza da Fossano alle 15.25, inaccettabile per il turismo nella vallata.Inoltre, non va trascurato il taglio della corsa, lungo la linea Torino Cuneo, delle 23.25, che in diversi casi ha consentito ai cittadini cuneesi di poter rientrare al domicilio evitando il pernottamento nel capoluogo piemontese, e della prima corsa del mattino in partenza dal capoluogo provinciale.

Queste misure, unite al progetto di copertura dei binari sulla linea Cuneo-Mondovì caldeggiato dalla stessa Regione, ci riportano al clima o meglio all’incubo del 2013, quando la Giunta di Centro-Destra presieduta da Roberto Cota, decise il taglio di circa 450 Km di ferrovie locali sull’intero territorio regionale nonché la riduzione delle corse da otto a due sulla Cuneo-Ventimiglia in spregio a qualunque valutazione di tutela ambientale e alla conseguente necessità di ridurre il traffico su gomma a vantaggio di quello su ferro. Insomma il lupo perde il pelo, ma non il vizio. E nemmeno la tragedia della pandemia da Covid 19, che riconosce fra le sue concause l’inquinamento ambientale, è riuscita a cambiare la testa dei nostri Amministratori Regionali O forse si tratta invece di un possibile effetto collaterale determinato dal Coronavirus sulle cellule cerebrali degli stessi, che già non avevano dato prove particolarmente brillanti nell’affrontare la conseguenze dei diffusi contagi da Coronavirus sulle nostre popolazioni.

Ugo Sturlese  Cuneo per i Beni Comuni

Cuneo 3 Settembre 2020

 

martedì 16 giugno 2020

INTERPELLANZA Necessità di reperire i finanziamenti per il completamento del raddoppio della ferrovia Cuneo Fossano

Al Presidente del CC                                              Cuneo 16/06/2020
Alessandro Spedale

I sottoscritti consiglieri comunali Ugo STURLESE, Luciana TOSELLI e Nello FIERRO del Gruppo Cuneo per i Beni Comuni, chiedono che nel corso della seduta del prossimo Consiglio Comunale venga posto in discussione il seguente Oggetto:
 Necessità di reperire i finanziamenti per il completamento del raddoppio della ferrovia Cuneo Fossano, anche tramite i fondi europei del prossimo bilancio europeo e del programma Next Generation EU
                             Il CC di Cuneo

PREMESSO CHE
Una delle priorità stilate dalla Commissione Europea prima della pandemia di coronavirus e confermata anche ad oggi è la transizione verde dell’economia, o altrimenti detta Green New Deal, che prevede quindi un incremento dei trasporti intelligenti, verdi e sostenibili e tra questi lo sviluppo ferroviario rientra pienamente nelle possibilità di ottenere finanziamenti europei cospicui, necessari per poter completare o potenziare certe opere ferroviarie bisognose da tempo di rilancio.
VISTO CHE
Il raddoppio ferroviario della linea Cuneo Fossano è strategico per il comune di Cuneo visto che comporterebbe un completamento di tale infrastruttura da consentire una aumento della capacità delle circolazione dei treni, sia merci che passeggeri, consentendo anche un aumento della velocità dei medesimi e la possibilità inserirsi nel circuito ferroviario più ampio della linea che da Torino arriva fino a Ventimiglia e Nizza.
DAL MOMENTO CHE
Ad oggi mancano ancora circa 76 milioni per completare l’opera, visto che essa è stata suddivida in tre fasi, di cui sono stati realizzati gli interventi previsti dalla prima, ovvero il raddoppio di una tratta di 2,5 Km nell’area della stazione di Centallo e la messa in sicurezza in base agli standard attuali della relativa stazione ferroviaria, come il sottopasso. Senza quei finanziamenti non si potrà completare tale infrastrutture che è considerata come iscritta nelle cose da fare da tempo nel piano di investimenti di RFI ma senza alcuna priorità.
Mancano ancora per completare il raddoppio l’adeguamento della stazione di Fossano, il raddoppio della tratta Fossano-Centallo e l’allacciamento del doppio binario alla stazione di Centallo lato Fossano, nonché la realizzazione delle opere connesse alla soppressione dei passaggi a livello esistenti e l’allacciamento del doppio binario alla stazione di Centallo, lato Cuneo, oltre alla realizzazione delle opere connesse alla soppressione dei passaggi a livello esistenti. Tra le opere facenti parte della fase 2 riveste particolare importanza la risoluzione del P.L. al km 61+321 sulla provinciale Centallo-Fossano, tramite la realizzazione di un nuovo sottovia stradale al km 61+335, la cui elevata criticità è stata più volte rappresentata dal Comune di Centallo.
Gli scorso anni, in occasione del Tavolo Tecnico di Ascolto edizione 2018 e nell’ambito dei Tavoli di Monitoraggio di cui ai Protocolli di Intesa per lo sviluppo del traffico merci sottoscritti in ambito di Cabina di Regia per la Logistica del Nord-Ovest, il 19 ottobre 2017 (RFI e Regioni Liguria, Lombardia , Piemonte) ed il 15 marzo 2019 (RFI, MIT, FNM e le Regioni Liguria, Lombardia , Piemonte), è stata richiesta la conferma dell’inserimento in Cassa Depositi e Prestiti di risorse per il raddoppio della tratta Fossano-Cuneo, intervento che rientra del complesso di quelli individuati per ottenere l’aumento di capacità e l’upgrading prestazionale della Tratta Torino-Fossano-Cuneo/Mondovì.
RILEVATO COME
Da diverso tempo non si sono avute più notizie inerenti il proseguimento dell’iter di questi lavori ed essendo necessario far sentire la voce del territorio, sia di Cuneo che degli altri comuni interessati dalla tratta in questione (Centallo, Fossano) sia presso i parlamentari eletti cuneesi sia presso i vertici dei trasporti a livello regionale e nazionale, per fare sì che questa opera, attesa da molti anni e mai completata, possa ricevere i finanziamenti dedicati necessari per il suo completamento. Nello stesso piano strategico Cuneo 2020 è indicato come necessario per un pieno sviluppo infrastrutturale del cuneese il raddoppio di questo ramo ferroviario che è corridoio importante sia per la numerosa utenza (pendolari, studenti, lavoratori) sia per potenziare l’intero ramo ferroviario e le relazioni su ferro tra il Piemonte e la Liguria e la Francia.
Lo stesso articolo 7 comma 4 dello Statuto comunale richiede che l’amministrazione comunale si attivi con vigore su questo importante nodo infrastrutturale per la città.
Tutto ciò menzionato
Il CONSIGLIO COMUNALE impegna l’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ed il SINDACO,
In collaborazione con i Sindaci interessati dalla tratta ferroviaria Cuneo Fossano (Centallo, Fossano) ad attivarsi sia presso la Regione Piemonte ed il relativo Assessorato ai trasporti sia presso il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture (coinvolgendo anche i parlamentari del territorio cuneese) al fine di reperire i finanziamenti necessari per il completamento del raddoppio della tratta ferroviaria Cuneo Fossano, anche tramite i possibili finanziamenti europei del prossimo bilancio europeo e del possibile programma denominato Next Generation EU.
Ugo Sturlese Luciana Toselli Nello Fierro                    Gruppo Cuneo per i Beni Comuni